È passato poco più di un mese dall’ultima volta che ne abbiamo parlato (vi ricordate le salsicce sudafricane?) ed il nostro patogeno in cerca di fama è tornato a colpire. Questa volta le notizie dell’epidemia ci giungono dall’Australia e, per non essere monotoni, riguardano un prodotto totalmente diverso: i meloni.
Anche questa volta il computo dei morti è tristemente grave e la notizia se vogliamo ancor più sorprendente, perché associata ad una tipologia di alimenti che in genere si considera abbastanza sicura.
Dalle prime indagini sembrerebbe si sia trattato di una contaminazione superficiale da parte del microrganismo, che ha trovato poi le condizioni per resistere al lavaggio e, al momento del taglio, è stato trasportato all’interno, nelle parti commestibili.
Ricordiamo che Listeria è particolarmente pericoloso nei confronti di bambini, donne in gravidanza ed anziani.
Una corretta precauzione, con questa e altre similari tipologie di frutta, sarebbe quella di effettuare un accurato lavaggio prima di tagliare il frutto, valutando, ove possibile, e specie in presenza dei suddetti soggetti a rischio, un’immersione in soluzione di amuchina. Ricordiamo che il lavaggio in acqua corrente è utilissimo anche per rimuovere residui di fitofarmaci e spore di toxoplasma.
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